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venerdì 28 marzo 2008

Il marketing della politica e il mercimonio delle idee



Una volta le persone avevano delle idee. I protagonisti della politica più degli altri. Quando scendevano nell'agone elettorale rivestiti delle loro convinzioni, della propria ideologia come di una corazza. Erano i principi, prima ancora della persona che gli elettori erano chiamati a valutare.

Oggi i politici moderni fanno Marketing, non politica: commissionano sondaggi e interpretano risultati. E il giorno dopo dichiarano di portare avanti le idee della maggioranza. Peggio di averle portate avanti da sempre (da molti anni se sono modesti). Per farsi magari paladini della fazione opposta magari il mese dopo. E sempre con le medesime modalità.

Una volta la gente sceglieva i propri candidati. Oggi i candidati selezionano le fette di mercato da aggredire. I programmi li fanno le società di rilevazione e sono uguali per tutti gli schieramenti. E spesso nella loro declinazione pratica finiscono tutti appiattiti sugli interessi dei grandi gruppi finanziari.

I politici sono diventati flessibili. Come i precari.

I politici di oggi non hanno idee, le affittano. E spesso non pagano agli elettori nemmeno il canone di locazione.

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