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mercoledì 25 luglio 2007

Lupin e il Castello di Cagliostro, ovvero l'improvvisazione al potere


Sabato scorso sono andato al cinema con mia moglie, per vedere l'ultima (si fa per dire, il titolo è del 1979) apparizione cinematografica di un personaggio che abbiamo molto amato e che io personalmente continuo ad amare: Lupin. Bello il film, pur con alcune scelte discutibili nel doppiaggio.
Quello che mi meraviglia è che il film credo sia stato un flop pauroso. E' stato ritirato da quasi tutti i circuiti in meno di una settimana.
Si potrebbe proporre il caso per un lecture universitaria: prendi un brand di sicuro successo come quello di Lupin, uniscilo ad un nome di enorme richiamo come quello di
Hayao Miyazaki, frulla per bene il tutto e dallo nelle mani a dei manager incapaci, magari un po' avanti con gli anni che non sappiano nemmeno chi è Lupin (è necessaria anche una certa dose di arroganza e presupposta onnipotenza che eviti di prender informazioni o di delegare ad altri la gestione della cosa)!

Risultato: Lupin è un cartoon, lo vedono i bambini lo piazziamo non oltre le 16.00 nei circuiti! il sillogismo si chiude con geometrica precisione in un flop inevitabile e pauroso.

PS. Sabato in sala non c'era neppure un bambino. Eravamo tutti Trentenni. Il film è piaciuto tanto che anche il venditore di bibite si è fermato a vederlo.

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