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martedì 11 novembre 2008

Un paese per vecchi

manifesto degli anni '70 (fonte il cantaro)
Il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha voluto chiarirci (e chiarire al capo della polizia Manganelli, evidentemente un signore troppo aperto a idee progressiste, direi anzi comuniste!) le modalità con cui andrebbe gestita la piazza in Italia.

E' bello che questi apprendisti stregoni al governo imparino la lezione che solo un uomo d'autentica (ottuagenaria) esperienza può impartire. Non è pensabile che nel XXI secolo i poliziotti arrestino ancora i manifestanti dopo averli mazziati, come a Genova, alla scuola Diaz durante il G8. Così ci si espone al tiro dei magistrati, notoriamente un gruppo eversivo comunista. Molto meglio pestarli a sangue e lasciarli in strada (specie in questo periodo di carceri sovraffollate). Meglio anzi forse, caro presidente emerito, considerare luoghi di assembramento alternativi al carcere. Che so, lo stadio. Un altro arzillo vecchietto purtroppo recentemente scomparso avrebbe potuto fornire interessanti suggerimenti in proposito.

Ottimo l'avveduto consiglio di infiltrare provocatori tra i manifestanti, attività evidentemente sperimentata e sicura. D'altronde in 50 anni di sana applicazione della tecnica ci ha rimesso la vita sono una tal Giorgiana Masi.

Le forze di polizia inoltre, secondo il nostro, debbono esser animate come è giusto da grande spirito di sacrificio: difatti l'emerito presidente si augura solo il ferimento, possibilmente grave, di un passante, meglio se una donna o un bambino, a cui debba seguire, durante i conseguenti attacchi alle forze dell'ordine (non in tenuta antisommossa, mi raccomando), un bel poliziotto o carabiniere morto.

Consiglio ai poveri incolpevoli tutori dell'ordine di abbigliarsi tutti quel giorno nella debita tenuta antisommossa, unico usbergo atto ad evitare di fare da agnello sacrificale.

Domanda: nessuno smentisce il presidente emerito che, se non lo aveste notato cari politici, asserisce che per anni le forze dell'ordine hanno operato, su direttiva delle istituzioni, in evidente spregio della Legge, della Costituzione, della Libertà e della Democrazia. O se nessuno smentisce, dobbiamo credere che sia tutto vero...

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