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lunedì 14 aprile 2008

Sinistra anno ZERO

Qui serve il coraggio di una nuova nascita. Non la sapienza di chi mette insieme tante piccole cose antiche. Serve che ciascuno e ciascuna lavori per questo cimento del futuro: un parto, un partire, non so se un partito. Una costituente, non l'equilibrio precario di corpi costituiti. Un soggetto che sappia leggere nel cuore della nostra società sappia sondarne i fondali melmosi, sappia coglierne il dolore sociale e le domande di senso. Una sinistra che non sia un riassunto, un bignami di ciò che fummo, ma una casa capace di ospitare quelle domande di libertà che chiedono di rompere la gabbia di tutte le precarietà e di tutte le solitudini socialmente programmate. Certo è doloroso uscire da se stessi, si ha paura di dissipare sentimenti e patrimoni messi assieme con tanti sacrifici. Ma è necessario farlo

Nicola Vendola


Quel che non ha potuto da solo in quindici anni di tentativi Berlusconi Silvio, neo futuro presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, l'ha potuto fare con la complicità di un insospettabile: Veltroni Walter, oggi astro nascente, domani stella della politica italiana, perversamente il più probabile successore dell'imbonitore di Arcore, alla faccia dei vari Bossi e Fini, Calderoli e Casini.

Berlusconi e Veltroni ed il loro voto utile, incoraggiato da Napolitano hanno ammazzato la sinistra. L'hanno eradicata dal confronto parlamentare, l'hanno fatta extraparlamentare. D'altronde Veltroni non è mai stato comunista. L'ha detto lui no... cosa poi ci abbia fatto 25 anni con la tessera del partito forse ce lo raconterà alla prossima tornata elettorale.

La sinistra è arrivata alla competizione vecchia e logora, guidata da leader impresentabili, che parlano un linguaggio vecchio e stantio. Di questa sinistra in effetti non c'era alcun bisogno. Dei sindacati autoreferenziali che non rappresentano niente e nessuno non ce ne è bisogno.

Spero che la sinistra italiana si ripensi profodamente (come non farlo dopo questo colpo), perchè una sinistra è profondamente necessaria in un paese moderno, o che cerca di esserlo. Una forza nuova che L'arcobaleno non poteva sperare di essere, con i suoi vecchi logori interpreti.

Addio Arcobaleno, non ci mancherai.

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